Ravenna 06-02-2023
In questo post accennerò alla Potenza elettrica che può essere di vari tipi e varie formule , è simbolo e generatrice di efficienza più o meno buona di tutti gli apparecchi elettrici , ma ahimé anche unica generatrice della bolletta elettrica .
In questo momento di forte rialzo del costo dell'energia elettrica ho notato , naturalmente dando qualche occhiata qua e là nel WEB , un certo interessamento nel cercare di capire di più sulla potenza elettrica in generale e sui propri utilizzatori ad uso domestico abitativo , al fine di conoscerne i consumi ; ho anche notato però decine se non centinaia di post che ne parlano , ma fra quelli che ho visitato , in cui non mancano formule , pochi sono sufficientemente esplicativi riguardo i consumi sopracitati . Ora al di là delle varie formule che seguono di cui do una spiegazione semplificata ( il web e tanti libri sono pieni di spiegazioni...) :
P = VI ( potenza apparente in corrente alternata che si misura in "va" - voltampere - e serve più che altro per calcolare la corrente che circola in un circuito...) ;
P = VI = RI·I = RI² ( potenza in corrente continua che si misura in "watt"...) ;
P =VI cosφ ( potenza attiva in corrente alternata che si misura in "watt" , dove "φ" è l'angolo di sfasamento fra tensione e corrente ed il "cosφ" è il fattore di potenza... ) ;
Q = VIsenφ ( potenza reattiva in corrente alternata dei circuiti induttivi e capacitivi che si misura in "var" – voltampere reattivi – che deve essere limitata , dove "φ" è sempre l'angolo di sfasamento fra tensione e corrente... ) ;
pur tenendo presente che sulla potenza influiscono anche : perdite per isteresi magnetica , perdite per correnti parassite o di Foucault , perdite per effetto Joule ( l'energia dissipata in calore ) , perdite nel ferro , perdite nel rame.... c'è da dire che riguardo il consumo effettivo che finisce in bolletta , tramite gli utilizzatori ( elettrodomestici . Televisori , computer , boiler , corpi illuminanti ecc.. ) di una abitazione , buona parte di ciò soprariportato si può considerare ininfluente e si prende in considerazione solo la potenza attiva che corrisponde quasi totalmente a quella riportata sulla targhetta di ogni utilizzatore ( se ad esempio su un frigorifero è riportato 180W significa che consuma 0,18Kw in un ora di pieno funzionamento escludendo quindi le pause dovute al termostato – su una lavatrice potrebbe essere riportato 2000W che corrisponde ad un consumo di 2Kw in un ora mentre esegue un programma con riscaldamento dell'acqua al massimo valore di gradi centigradi ammessi , di solito 95° ) ; anche se una lavatrice non impiega 1 ora a riscaldare l'acqua , ma circa la metà , per risparmiare si potrebbe , ad esempio , scegliere il programma “Intensivo a freddo” se presente ; dunque per conoscere il consumo che finisce in bolletta occorre sommare le potenze di targa di tutti gli utilizzatori moltiplicate singolarmente per il tempo approssimativo di utilizzo : Ptotale = Ptarga1°utilizzatore X tempo di utilizzo + Ptarga2°utilizzatore X tempo di utilizzo + ..…....... , naturalmente come tempo di utilizzo s'intende quello in cui tutte le funzioni di un utilizzatore sono attive ; concludendo , la lettura delle targhette comporta un discreto impegno perché bisogna pure annotarsi i dati ma potrebbe diventare interessante per capire se c'è dello spreco o se si può ottimizzare l'utilizzo di uno o più utilizzatori .
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